I
compleanni passano ed io mi ritrovo a fare bilanci.
Inconsapevolmente,
perché in realtà a fare i conti non sono mai stata brava, tant’ è che a scuola tra
risolvere equazioni e leggere Dante, ho sempre preferito perdermi nei gironi dell’inferno.
In
ogni caso, molto di quello che desideravo è esattamente ciò che ho. E il resto, ormai
sono certa che arriverà. Per cui non posso che essere grata alla vita.
Poi
questo compleanno è stato un po’ la ciliegina sulla torta, intanto mi ha portato
in Italia per una settimana e di regali me ne ha fatto diversi.
Mi
ha regalato un po’ di mare, quello di Rimini, che anche se non è la mia
Calabria, ha pur sempre un litorale con una spiaggia lunga lunga, dove
passeggiare e respirare a pieni polmoni la salsedine e la mia libertà.
L’
incontro con Antonio, un ferroviere siciliano, che per tutto il tragitto
Bologna Rimini mi ha parlato dei sui 3 figli e le sue parole trasudavamo amore.
Che poi è il sentimento che muove il mondo, e da che ho memoria, muove e smuove
me.
Le
danze di mio nipote, che chiede di ascoltare musica appena sveglio e va avanti
con balletti e saltelli tutto il giorno, poi quando si stanca continua a tenere
il ritmo con la manina come un piccolo direttore d’ orchestra.
L’
energia di mia madre che nonostante l’età che avanza e la stanchezza che incombe
impietosa, tira fuori talmente tanta forza che se ne avessi assorbito solo la metà,
sono sicura che non dovrei temere nulla nella vita.
E
infine il regalo più inaspettato, il fascino di Bologna, in una giornata di
caldo torrido ed una passeggiata tra le strade del centro, con le farfalle
nello stomaco, la sua mano nella mia ed i miei occhi nei suoi … e la speranza
che i battiti del mio cuore non facessero troppo rumore.